Nella Comunit europea, la vita civile, politica, culturale e sociale deve organizzarsi rispettando tutte le libert individuali e collettive connesse all'interesse generale e al bene pubblico. Nel caso di alienazioni dei diritti civili ancora esistenti in certi stati europei, la legge comunitaria deve promuovere le emancipazioni necessarie. La libert di espressione e di creazione artistica sar garantita in tutti i paesi membri della Comunit senza che nessuna lobby, gruppo di interessi o comunit religiosa possa ottenerne la limitazione nel nome di divieti che riguarderebbero solo i propri membri. L'applicazione delle scoperte della ricerca scientifica godr di una totale libert individuale e collettiva, nel quadro della sola legge civile votata dalle istanze elette e legalmente responsabili: i divieti a carattere religioso non saranno tenuti in considerazione dalla legislazione comunitaria.
Articolo 2: Diritti delle donne e dei bambini
Lo statuto della donna e i suoi diritti riconosciuti a partecipare alla vita civile e sociale saranno stabiliti senza ambiguit: nessuna limitazione dovuta a specificit confessionali, etniche o culturali sar tenuta in considerazione dalla legge comune europea. Le disposizioni legali che regolano la condizione del bambino terranno conto del suo futuro stato di cittadino libero e responsabile e lo garantiranno al massimo contro qualsiasi condizionamento dottrinario o dogmatico a carattere costrittivo, comprese mutilazioni sessuali imposte a minori per motivi religiosi o culturali.
Articolo 3: Tolleranza reciproca e identit dei diritti e dei doveri.
Le istituzioni comunitarie devono permettere e incoraggiare la pratica della tolleranza reciproca e il rispetto delle differenze etnico-culturali, nel quadro di una totale identit di diritti e doveri per tutti i cittadini della comunit. Devono evitare qualsiasi lassismo nei confronti di forze razziste e intolleranti, sia sul piano politico che nel quadro della vita sociale. Devono rispettare il principio fondamentale secondo il quale il legittimo diritto alla differenza non deve dare luogo a un'inaccettabile differenza dei diritti.
Articolo 4: Indipendenza dalle chiese e dalle religioni.
Le istituzioni comunitarie assicureranno l'indipendenza assoluta degli organismi ufficiali, dei servizi pubblici e delle attivit legali europee dalle chiese, i cleri e le influenze confessionali. Le responsabilit civili, sociali, culturali ed educative derivate dalla politica comunitaria saranno assunte dai servizi pubblici della Comunit e non saranno demandate a organismi privati. Nel caso delle religioni, l'esercizio dei diritti (individuali e collettivi) sar garantito dalla legge comunitaria nella sfera privata senza mai interferire con la sfera pubblica.
Articolo 5: Supremazia dell'interesse generale
Le istituzioni comunitarie daranno priorit assoluta all'interesse generale e al bene pubblico, senza legalizzare né permettere l'instaurazione di privilegi particolari, individuali o collettivi, né sottomettersi alle rivendicazioni di gruppi di pressione che cercano di ottenere vantaggi illeciti contrari all'interesse generale e all'equit sociale. Questa preoccupazione dovr imporsi ai diversi sistemi economici e sociali che potranno coesistere in una comunit inevitabilmente diversificata.
Articolo 6: Solidariet tra i popoli
Le istituzioni e gli organismi comunitari incoraggeranno i governi nazionali e gli organismi pubblici e privati a pratiche solidali tra i popoli, gli Stati e le categorie sociali. Questa solidariet mira a soluzioni di giustizia sociale concepite in un quadro molto largo e fuori dei quali nessuna espansione economica possibile.
Articolo 7: Affrancare il cittadino dalle costrizioni comunitarie.
Nei domini definiti di loro competenza, le autorit elette delle istituzioni comunitarie eviteranno di basare le loro azioni e la loro politica su concezioni la cui applicazione consisterebbe in una violazione e una limitazione dei valori costitutivi dell'umanesimo laico e delle sue modalit di applicazione. Soprattutto, non privilegeranno i particolarismi etnici, confessionali o culturali, sorgente di rivalit e scontri, ma considereranno ovunque l'uomo-cittadino come elemento fondamentale della vita civile europea.
Articolo 8: Libera diffusione e irradiazione dei valori laici
Gli Stati membri la cui costituzione e legislazione nazionale non siano ispirate ai principi di laicit saranno tenuti, nei loro affari politici interni, a non impedire la libera diffusione degli ideali laici, come quelli delle altre etiche e ideologie. I governi degli Stati membri della Comunit si impegneranno a rispettare le decisioni comunitarie, che siano ispirate ai valori laici o si riferiscano esplicitamente ad essi. L'umanesimo laico, fondato sul rispetto di tutte le credenze e opinioni, dei diritti degli individui e delle libert fondamentali, sar oggetto di rispetto totale da parte delle autorit e istituzioni comunitarie, che ne faciliteranno la promozione e la diffusione nell'interesse generale e della coesione sociale.
Articolo 9: La laicit, garanzia per l'Europa di pace civile e armonia
I valori filosofici, etici, morali e civili sui quali fondato l'umanesimo laico lo rendono accettabile da tutti gli spiriti amanti della libert, della tolleranza e della giustizia: esso ha quindi una vocazione universalista, tenendo conto delle soluzioni che propone per numerosi problemi sociali e civili che si pongono nella maggior parte dei paesi europei... e non solo. quindi essenziale e conforme all'interesse generale degli individui, dei gruppi sociali e delle collettivit nazionali che l'umanesimo laico sia tenuto in considerazione e promosso a livello europeo ed extracomunitario e che costituisca il fondamento dell'emergere di una indispensabile cittadinanza europea.
Questa proposizione di carta approvata dalle organizzazioni seguenti (i loro indirizzi):
Liberté de Conscience, (Grand Duché de Luxembourg)
Movimiento Humanista Evolucionario Cubano (Un gruppo di esiliati cubani basati in Florida) e altri.
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Potete fare pervenire le vostre osservazioni (in Francese o in Inglese, ci scusiano di non praticare l'Italiano) a E. Pion (eurolaicclub-internet.fr) (Presidente) o a , responsabile tecnico del sito "Europ e Laicit"
Some Italian anticlerical Internet sites:
Circolo Culturale Napoleone Papini: http://www.abanet.it/papini
Ces propositions ont été élaborées par le Mouvement "Europe et Lacité".
Nous remercions chaleureusement qui a effectué la traduction.
Vous pouvez faire parvenir vos commentaires (en Français ou en Anglais, excusez nous de ne pas pratiquer l'Italien) son président, :
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This text is a proposal by the "Mouvement Europe & Lacité". See the versions in French, English and other languages. We thank who translated our text.
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